
I cavalieri ciechi degli abissi, ovvero una genia di mummie candide, magre e affilate, in sella ai loro destrieri, come uscissero da un incubo di Dürer, parlavano un linguaggio oscuro. Blintana Matnan!
Continua a leggere…I cavalieri ciechi degli abissi, ovvero una genia di mummie candide, magre e affilate, in sella ai loro destrieri, come uscissero da un incubo di Dürer, parlavano un linguaggio oscuro. Blintana Matnan!
Continua a leggere…Mi è venuto in mente più volte Scene da un matrimonio di Ingmar Bergman (Bergman, chi era costui?), mentre guardavo su Netflix – e su un tablet – Storia di un matrimonio (Marriage Story) di Noah Baumbach.
Continua a leggere…Ken Loach (1936) ha l’età per aver fatto parte del Free Cinema inglese, che mutò insieme ai cosiddetti Angry Young Men l’orizzonte britannico delle arti.
Continua a leggere…Probabilmente capita anche a voi di finire sulla Spoon River spesso involontaria dei Social Network. Succede che, per pigrizia o per mancanza di password, per mancanza di diritti o per i doveri del ricordo, nessuno resetti i profili dei defunti evitando così di scagliarli nel nulla, al di fuori del già invisibile cyberspazio.
Continua a leggere…Il vero Pinocchio, secondo il vertiginoso scrittore Giorgio Manganelli, che ne firmò uno parallelo (nel 1977, guarda che data) è pressapoco…
Continua a leggere…Lucio Quarantotto costruisce le canzoni di Come un film sul muro, che esce ora e avrebbe dovuto uscire 7 anni fa, ripetendo spesso le parole, parole semplici e solide, come se volesse affinarle, renderle più precise o essenziali, portando spesso avanti il racconto con piccoli scambi di sillabe, con gli scarti delle allitterazioni.
Continua a leggere…All’indomani dell’inaugurazione della Scala, sfoglio il racconto Paura alla Scala di Dino Buzzati, che registra l’inquietudine della borghesia di fronte a una strana umanità che appare minacciosa tra palchi e platea, portatrice di un inquietante messaggio.
Continua a leggere…Ho sempre trovato inutile commemorare i compleanni dei divi o dei cantanti. Leggere il pezzo di bravura del critico di turno.
Continua a leggere…Dobbiamo preoccuparci per Bernadette (Cate Blanchett), già precoce genio dell’architettura, che è una forty something in sonno lavorativo da vent’anni e forse al culmine della sociopatia in quel di Seattle?
Continua a leggere…Ne La bomba (Feltrinelli), Enrico Deaglio nota che il Volonté di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto assomiglia fisicamente al commissario Calabresi – il film, va precisato è stato girato prima della morte di Pinelli e senza la sfera di cristallo.
Continua a leggere…Da bambino, nel dicembre del 1969, guardavo con spavento, quasi a cercare la spiegazione di come era potuto accadere un tale disastro, la grande foto in bianco e nero della Banca Nazionale dell’Agricoltura devastata dalla bomba: era stampata in doppia pagina su Epoca – a quel tempo Epoca era il Life italiano e ci scriveva sopra con austero sussiego Ricciardetto.
Continua a leggere…Per capire l’estraneità di Battisti-Mogol dalla musica che sentivano i ragazzi di città negli anni Settanta, i ragazzi di sinistra o quelli che avevano semplicemente un sogno di libertà, ascolto sempre Innocenti evasioni, datata 1972.
Continua a leggere…Mi disse qualche anno fa Jovanotti: “Murolo, ascolto molto Roberto Murolo, se lo senti bene, ti accorgi che rappa”.
Continua a leggere…È un po’ strano andare a cercare la tomba di un uomo del popolo, un anarchico per di più, al cimitero Monumentale di Milano, dove sono sepolte le grandi famiglie borghesi lombarde, basta leggere i nomi scolpiti sulle edicole, sopra i sepolcri più imponenti, si fa il ripasso mentre cammini in mezzo ai viali.
Continua a leggere…Enrique Ruano Casanova, studente in legge, anti franchista, cadde dal settimo piano di un’edificio di Madrid, mentre era sotto custodia della Brigada Politico-Social, la polizia segreta spagnola.
Continua a leggere…La riedizione di un pamphlet di Cynthia Ozick, nell’anno in cui Anna Frank avrebbe compiuto i novanta (e ne sono passati settantacinque da quando fu scoperto il suo rifugio).
Continua a leggere…Se penso ai vecchi film di guerra che vedevo da ragazzino, titoli come Il giorno più lungo (1962), lunghissimo pure al cinema, corale e in severo bianco e nero, li ricordo come trionfalistici semi documentari, fatti per spiegare la guerra mondiale a chi non l’aveva combattuta, oppure vissuta.
Continua a leggere…“Ho preso un lungo break dalla musica, e volevo risaltarvi dentro” ha scritto Michael Stipe in una press release. “Amo Your Capricious Soul – è il mio primo single da solista e desidero aggiungere la mia voce a questo entusiasmante rivolgimento nelle coscienze”.
Continua a leggere…È cambiato sul serio il clima sulla crosta terrestre negli ultimi vent’anni, se è vero che – fermo restando il medesimo crimine e aggiungendosi una nuova accusa – l’ottantenne Roman Polanski dall’Oscar della pace del 2002 per Il pianista è passato a esser boicottato nei cinema francesi dove si proietta L’ufficiale e la spia.
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