
Nel florilegio di stroncature de Il Colibrì, lo stregato Colibrì di Sandro Veronesi, mi ha colpito quella firmata dal professor Romano Luperini, sul blog laletteraturaenoi, e in particolare questa frase:
Continua a leggere…Nel florilegio di stroncature de Il Colibrì, lo stregato Colibrì di Sandro Veronesi, mi ha colpito quella firmata dal professor Romano Luperini, sul blog laletteraturaenoi, e in particolare questa frase:
Continua a leggere…Nell’autunno del 1957, due sposini, Henry e Effie, lasciano la Georgia per trascorrere la luna di miele a Cape May, New Jersey, in quel periodo dell’anno desolata e quasi spettrale città di mare. Delusi, vorrebbero tagliare subito la corda, e invece si imbattono nella bislacca e affascinante corte della bella socialite Clara, e di Max, suo amante e sedicente/seducente scrittore…
Continua a leggere…È tutto spigoli e antipatia il magrissimo Giorgio Scerbanenco (1911-1969): fa il duro senza un pizzico di cuore mentre noi, ormai, siamo abituati allo scrittore di noir bonaccione e di sinistra, ironico e smart pur se dipinge scenari da tregenda.
Continua a leggere…Sembra preistorico il tempo in cui un nevrotico e occhialuto intellettuale, più d’aspetto che di spessore – lo nota lui paragonandosi a Philip Roth – con i suoi film faceva ridere il mondo civilizzato, cioè Manhattan e capitali europee, e si portava a letto le donne più belle.
Continua a leggere…Le anime perse forse hanno una chance per uscire dal loro inferno, anche solo per un attimo. Può accadere che la loro voce diventi per un momento percepibile, sfugga al rumore di fondo di disperazione e indifferenza. (Nota. L’intervista ha avuto luogo prima dell’emergenza pandemia)
Continua a leggere…Da bambino, nel dicembre del 1969, guardavo con spavento, quasi a cercare la spiegazione di come era potuto accadere un tale disastro, la grande foto in bianco e nero della Banca Nazionale dell’Agricoltura devastata dalla bomba: era stampata in doppia pagina su Epoca – a quel tempo Epoca era il Life italiano e ci scriveva sopra con austero sussiego Ricciardetto.
Continua a leggere…La vita biologica prima di quella sociale ha un limite di tempo, e di quantità, che la vita sociale poi scimmiotta. Mentre cresciamo, ed entriamo nei campi del lavoro e dei sentimenti adulti, con più o meno training di corpo cuore cervello, possiamo trovarci strozzati – incapaci di respirare – anche se ci sembra di aver eseguito un allenamento impeccabile.
Continua a leggere…Mi è capitato con Nina Verdelli, nelle lunghe ore trascorse in redazione di un noto magazine di moda, di commentare con fare sdegnato: ehi, ma hai visto, è uscito un romanzo… di Mario Talpa, l’esperto di feste trasgressive… ha scritto un libro trash sulle discoteche naziste!
Continua a leggere…Se volessi fare un complimento a Carlo Zanda per la ricostruzione di un punto nodale, quanto poco investigato, della vita di Primo Levi, è l’aver usato un garbo particolare, anzi una cautela assoluta, quanto mai necessaria trattando di argomenti segnati dalla più feroce delle storie, la Shoah, e trattando di un uomo come Primo Levi, che ha dovuto fare i conti con se stesso, conti di definizione e di progettazione del futuro, dopo aver conosciuto le condizioni di vita e di morte del lager.
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