
È un musicista il protagonista di L’inconveniente di essere amati (Bompiani), nuovo romanzo di Alcide Pierantozzi (1985, San Benedetto del Tronto).
Continua a leggere…È un musicista il protagonista di L’inconveniente di essere amati (Bompiani), nuovo romanzo di Alcide Pierantozzi (1985, San Benedetto del Tronto).
Continua a leggere…Sembra preistorico il tempo in cui un nevrotico e occhialuto intellettuale, più d’aspetto che di spessore – lo nota lui paragonandosi a Philip Roth – con i suoi film faceva ridere il mondo civilizzato, cioè Manhattan e capitali europee, e si portava a letto le donne più belle.
Continua a leggere…La madre, già adulta, guarda un disegno da colorare e ci entra dentro. Il figlio entra in una pagina, scrivendo o leggendo. Si assomigliano, sono l’uno l’altra.
Continua a leggere…Era così snob e imprevedibile che nel tempestoso 1977, 14 anni dopo aver fatto parte dell’avanguardistico gruppo 63, condusse un programma tv, Match, delizioso e crudele, dove duellavano due personaggi, mi ricordo un divertentissimo scontro Moretti – Monicelli.
Continua a leggere…80 anni il 25 marzo. E quasi 42 dal ritiro dalle scene, che data al 23 agosto del 1978, il famoso concerto della Bussoladomani. Grandi cifre. Molte domande.
Continua a leggere…Una vaga, più che vaga sensazione di déja vu tiene dietro a ciò che stiamo vivendo in questi giorni. Questo déja vu appartiene al fatto che noi questa storia o meglio, la narrazione di questa storia – come la stanno scrivendo il governo, la tv, la rete, i quotidiani – la vediamo ricalcata su cliché.
Continua a leggere…Ero a Los Angeles per la prima volta, alla fine degli anni Novanta, e volai a San Francisco incollato a un paperback preso a caso in aeroporto, Trunk Music di Michael Connelly. Musica dura, in traduzione, ma pure musica per bagagliai, in pratica il posto dove si piazzano i cadaveri.
Continua a leggere…Sto censendo le immaginarie band dei romanzi italiani – un’attività probabilmente molto futile – quelle che vorrei sentire live almeno una volta.
Continua a leggere…L’anziano si sedette col fiato corto sulla poltroncina della farmacia, aveva la testa pesante: forse era l’ansia per quei giorni concitati e pieni di orribili notizie, ma desiderava scoprire se per caso era vittima di un banale sbalzo pressorio.
Continua a leggere…Montato come un film che va veloce, a volte con scene brevi e incisive come le tavole di una graphic novel, Il giorno mangia la notte (SEM), opera prima di Silvia Bottani, ambisce a raccontare la Milano dei giorni nostri, che fa da eco costante alle gesta di personaggi con i piedi negli anni 2020.
Continua a leggere…Corpi speciali è una raccolta di memorie e racconti dal vero di Francesca (Chicca) d’Aloja, scrittrice, attrice e regista.
Continua a leggere…1. Cammino nei giardinetti polverosi, più volte inutilmente seminati, di una zona popolare di Milano. Sorpasso i resti di un’edicola e vado a salutare i miei amici Sara e Nic, ristoratori cinesi, che gestiscono da un paio d’anni all’angolo della piazza un AYCE frequentatissimo.
Continua a leggere…Tre donne. Due amiche per la pelle che “qualcosa” ha separato con uno strappo, tanti anni fa. Una ragazza, diciassettenne, figlia di una delle due, che deve trovare l’amica scomparsa della madre, per sapere un altro “qualcosa”, necessario a compiere una scelta difficile.
Continua a leggere…Navigava nei nostri scaffali, compariva nelle borse di cuoio dove mettevamo i libri dell’università, uno scarno volumetto Einaudi, Casa d’altri di Silvio D’Arzo, di cui sapevamo poco: l’autore era morto giovane e il racconto, uscito postumo per la prima volta nel 1953, si chiamava, in una delle precedenti redazioni, Io prete e la vecchia Zelinda. “Un’assurda vecchia: un assurdo prete: tutta un’assurda storia da un soldo”, questo l’abstract con iper understatement che si legge nel finale.
Continua a leggere…Dark Waters-Cattive acque parte (quasi) come un horror di luogo maledetto nel descrivere il dramma di un contadino onesto e cocciuto (Bill Camp)…
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In un’antologia storica sul romanzo italiano degli anni Settanta, Il piacere della letteratura (Feltrinelli 1981), …
Per la mia generazione, Bucci è stato Ligabue, certo, ma pure il pianista cieco di Suspiria, anche se lì aveva nascosti gli occhi, indimenticabili…
Continua a leggere…Si fa l’Happy Hour. L’ora felice. Ma intorno, a Milano, c’è la peste, come a Orano, però non si capisce bene, in assenza di topi visibili, se sia camusiana o no. Peste in forma di una inquietante fioritura di suicidi, per difficoltà economiche (bastano queste a giustificarli o c’è dell’altro?).
Continua a leggere…È un romanzo, un memoir, un saggio letterario sul disagio psichico e sul suicidio, condotto in prima persona, ma è – tolte le etichette – la coraggiosa condivisione di un’esperienza, resa da una scrittrice, usando i ferri (e pure le malizie) del mestiere.
Continua a leggere…Molti, ma molti anni fa, cioè nel 2003, il regista dei quattro Oscar 2020 Bong Joon-ho raccontava la storia di un serial killer, meglio: una storia attorno a un serial killer, prendendola di peso dalla realtà di una piccola cittadina della rurale Corea del Sud.
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