
Capelli rossi, zigomi alti, occhi da folletto cattivo, non per caso il poeta Jim Carroll venne interpretato al cinema da Leonardo DiCaprio (The Basketball Diaries, 1995).
Continua a leggere…Capelli rossi, zigomi alti, occhi da folletto cattivo, non per caso il poeta Jim Carroll venne interpretato al cinema da Leonardo DiCaprio (The Basketball Diaries, 1995).
Continua a leggere…Alcuni anni fa, ad anni luce dall’insuccesso di Thug of Love, che uscì e sparì nel 1980, Dirk Charles Hamilton, songwriter dell’Indiana cresciuto in California, si esibiva in una birreria di Milano, zona Navigli, con chitarra acustica a tracolla e un cd nuovo da vendere sul bancone.
Continua a leggere…È un musicista il protagonista di L’inconveniente di essere amati (Bompiani), nuovo romanzo di Alcide Pierantozzi (1985, San Benedetto del Tronto).
Continua a leggere…Una vaga, più che vaga sensazione di déja vu tiene dietro a ciò che stiamo vivendo in questi giorni. Questo déja vu appartiene al fatto che noi questa storia o meglio, la narrazione di questa storia – come la stanno scrivendo il governo, la tv, la rete, i quotidiani – la vediamo ricalcata su cliché.
Continua a leggere…Robert Smith (Blackpool, 1959), frontman dei The Cure scrisse Killing an Arab quand’era uno studente sedicenne: la canzone era “un piccolo tentativo poetico di condensare Lo straniero di Camus”. Se conoscete il libro (Gallimard, 1942) o il film di Visconti (1967), ne ricorderete il protagonista, Mersault, divenuto a torto o a ragione un anti-eroe dell’esistenzialismo.
Continua a leggere…Nell’album di Conor Oberst e Phoebe Bridgers sotto il moniker Better Oblivion Community Center, c’è la canzone Dylan Thomas, e il poeta è citato in due versi:
I’ll die like Dylan Thomas/To seizure on a barroom floor
Continua a leggere…Un poeta sa estrarre le parole dal caos, dal brusio di fondo delle nostre vite, dal casino e dal cicaleccio, dalle urla e dalle chiacchiere nelle scuole e negli uffici, dalle frasi mormorate tra sé e sé dagli psicotici, scartati in fabbrica e in caserma, e ora balbettanti in metro e sui marciapiedi…
Continua a leggere…Quando il poeta russo Iosif Brodskij, nell’incipit quasi cinematografico di Fondamenta degli Incurabili…
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