
È un musicista il protagonista di L’inconveniente di essere amati (Bompiani), nuovo romanzo di Alcide Pierantozzi (1985, San Benedetto del Tronto).
Continua a leggere…È un musicista il protagonista di L’inconveniente di essere amati (Bompiani), nuovo romanzo di Alcide Pierantozzi (1985, San Benedetto del Tronto).
Continua a leggere…Sto censendo le immaginarie band dei romanzi italiani – un’attività probabilmente molto futile – quelle che vorrei sentire live almeno una volta.
Continua a leggere…Navigava nei nostri scaffali, compariva nelle borse di cuoio dove mettevamo i libri dell’università, uno scarno volumetto Einaudi, Casa d’altri di Silvio D’Arzo, di cui sapevamo poco: l’autore era morto giovane e il racconto, uscito postumo per la prima volta nel 1953, si chiamava, in una delle precedenti redazioni, Io prete e la vecchia Zelinda. “Un’assurda vecchia: un assurdo prete: tutta un’assurda storia da un soldo”, questo l’abstract con iper understatement che si legge nel finale.
Continua a leggere…E memoir sia: intorno ai trent’anni e in un momento di stallo della sua vocazione (scrivere, ha già pubblicato libri per ragazzi), la protagonista della Città sommersa si trova costretta…
Continua a leggere…Sfondo una porta aperta dicendo che uno dei temi di László Krasznahorkai (Gyula, Ungheria, 1954) è l’aspettare dei pezzenti, l’estrema speranza che agita i miserabili. Si ritrovano in complottante attesa attorno allo Stabilimento abbandonato di Satantango (1985), presidiano il carrozzone misterioso di Melancolia della resistenza (1989), affollano la stazione della cittadina angusta che pare ritrovare un soffio di vita all’arrivo di un aristocratico demente ne Il ritorno del barone Wenckheim (2016, edito ora da Bompiani).
Continua a leggere…La vita biologica prima di quella sociale ha un limite di tempo, e di quantità, che la vita sociale poi scimmiotta. Mentre cresciamo, ed entriamo nei campi del lavoro e dei sentimenti adulti, con più o meno training di corpo cuore cervello, possiamo trovarci strozzati – incapaci di respirare – anche se ci sembra di aver eseguito un allenamento impeccabile.
Continua a leggere…C’era una volta alla Mondadori editore un collettivo donne che univa le impiegate di varia posizione dell’azienda, e io vidi le foto di questo gruppo – me le mostrò la mia amica A. che vi aveva partecipato – addobbato per una festa al femminile di chissà qual Carnevale.