
Tra le domande esistenziali che chiunque può porsi la mattina sotto la doccia, ce n’è una piuttosto petulante: ma il nostro destino – ecco la domanda da ripetenti in filosofia morale – è già scritto nei minimi particolari o abbiamo la possibilità di cambiare qualcosa entro le coordinate in cui ci muoviamo intontiti dalla prosaicità quotidiana e dall’insignificanza?