STORIE. FRANCO FERGNANI a piazza della Fatticità

Sono seduto nel sole d’inverno dell’area cani di piazza Aspromonte, un rettangolo di poveri giardinetti aperto a due passi da piazzale Loreto. Vedo a cento metri da me due botteghe con insegne orientali che hanno sostituito un vecchio e polveroso ristorante cinese, frequentato per i prezzi bassi molti anni prima che andasse di moda il Giappone del sushi – e quindi i gestori non avevano ancora aggiornato i loro menu, né cambiato casacca, presentandosi a loro volta come figli del Sol Levante: tanto a Milano chi distingue un cinese da un giapponese?

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