
Molto prima che la parola Movimento indicasse i 5S e che si potesse insultare chiunque ovunque, in un’epoca lontana che precedeva pure l’avvento al potere di Berlusconi, al Teatro dell’Arte di Milano Giorgio Gaber portò il suo nuovo spettacolo di teatro canzone. Polli d’allevamento. Chi vide lo spettacolo in quella stagione, 1978/1979, ricorda un Gaber più magro e più attorcigliato del solito nel suo maglione d’ordinanza, più teso che ironico, più rabbioso che sarcastico.
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